Archivi categoria: Pulp à porter

I diari della MotoApe [pulp-à-porter]


Più istituzionale di Simon Bolivàr, più eroica di Ernesto “Che” Guevara, più sotterranea del subcomandante  Marcos, più paesana di “Giuseppe Garibaldi”,  la rivoluzione dell’ignoranza portata per le strade del centro e sud America da San Giuliano da Copertino, un movimento sussultorio-andulatorio di anca-gomito ginocchio per liberare il popolo degli emigranti dall’ultimo baluardo di cultura indigena. Un viaggio di deformazione e banalizzazione dell’individuo, con calzini sulle braccia. Con il subColonnello No impegnato a sbrogliare crisi internazionali, dalla Baia dei Porci fino alle Falkland. Peones, Descamisados, Desaparecidos e Clandestini Bossi Fini, stasera alle 22, Venceremos Adelante, o follamos todos o la puta al rio.

testo disponibile su olafspencer.wordpress.com


Crossroads – [pulp-à-porter]


Siamo arrivati all’incrocio, siamo caduti sulle ginocchia (ci siamo fatti male), abbiamo pregato il Signore di salvare le nostre anime (ed il nostro ginocchio). Ci hanno risposto di metterci in fila, prendere il numeretto ed esporre tessera sanitaria. Il nostro è solo un codice giallo e dobbiamo pagare un ticket di 30 euro. Bentornati pulp-à-ffezionati, stasera parliamo di Blues partendo da Clarksdale, Mississippi ed il suo incrocio maledetto. Una conversazione col diavolo sulla storia del blues dalle sue origini ad oggi.  Con Il Dr NO perso in diatribe sulle radici blues di Nino D’angelo. Siamo scesi giù all’incrocio, abbiamo chiesto un passaggio, ma nessuno si accorgeva di noi, tutti passavano oltre. C’era sciopero dei pullman. Alle 22, di mercoledì.

Il testo disponibile su olafspencer.wordpress.com


Lo Pierleone distrugge Mil’ano [pulp-à-porter]


VotaOrzi, repetita iuvant: Cavalieri, madamigelle et madamigiane dello feudo di Border Radio, terra di Martelle, musici et uomini di fede,  al tardo vespero s’alza lo stornello di leggende mai udite, le gesta ero(t)iche dello cavalier dei cavalieri: lo suo nome est  Pierleone da Arcòre. Isso se ne va tra le padane steppe, in cerca dell’amor perduto, dalle cosce  in lo sacro pertugio, di dama in dama fea ogni gentiluom cornuto. Colla sua armata di potenti guerrieri, dallo Fido Emilio all’eunuco Mora, da Padre tremeBondi fino allo impavido MinzoMulo, tutti assieme partiron per l’audace impresa di conquistar l’infidele et Rubycondo culo. A noi menestrelli di Pulp-à-porter cosa ne cale? l’ardua impresa di render immortale lo che est immorale, a voi arditi che pugnaste assai pugnette et impegno maximo invero profundeste. Collo d.j. venuto dallo Inferno, lo Principe delle marche delle Puglie, lo medico de’ medici NO, alle 10 della sera, nello giorno infidele di Mercurio.

PLAYLIST

LE HERRISON  – Premier Matin

WARHOL PIANO QUARTET – Aria da Op. 47 Schumann

FLUYDO – 7  Fool Moons track 2

REOPLA – Star Porno Star

FLUYDO – Soundorgasmic

ANTONIO SACCO – Beautiful Love

KENDRA SPRINGER – Hope

tutti i racconti di Grappone da Bassano disponibili su olafspencer.wordpress.com

 


To be and bop – Una storia dispari [pulp-à-porter]


Bentornati al consueto appuntamento di PàP dedicato alle facezie dell’intelletto. Miei cari giovani beatnik diroccati, che dondolate sulle vostre gambe al ritmo scatenato di un sax tenore, persi in un viaggio infinito per i cinque continenti che chiamate libertà, ecco a voi Forma e Sostanza,  Stile e Creazione, il  Bebop jazz, l’architettura razionale di lunghi assoli di fiati e ritmi incalzanti, che nasconde al suo interno l’Armonia dell’ Imprevisto. Il racconto astratto di un genere, o forse religione, che parla di Uomini in costante sfida all’Universo intero, di linee di imperfezione umana che superano il confine del sublime e masticano la vostra ottusa meraviglia con un sogghigno. Tempo, suono e anima, attenti border-internauti, stanotte  “Bird” tornerà a volare.


Notturno in body-lycra, autoreferenziale, con seri problemi di coscienza [pulp-à-porter]


Cari amici sobillatori, una puntata silenziosa vi attende quest’oggi,  con fiato corto, povera d’idee e pruriti farraginosi in zona Ruby. Orfani del Dj venuto dall’Inferno, a caccia di mufloni ipetricotici sui dolci pendii garganici, Il Principe, Spencer ed Il Dr. “I said Nooo Nooo” No si produrranno in un’iperbole di autoreferenzialità musical-letteraria, capace di intristire anche il più gayo fra tutti voi. Quattro racconti quattro, sulla crisi di coscienza che ha coinvolto i vostri, in attesa di aiuti parastatali per giovani menti allo sbando. Che il potere della Tristezza sia con voi, stasera, a partire dalle 22. (P.S. cominciate a mischiare Fernet Branca e Vat69 in parti uguali, ve lo consiglio) .